{jathumbnail off}Il 7 e l’8 settembre u.s. , nell’ambito degli eventi legati all’iniziativa denominata “Notte al Borgo“, il Museo Geofisico di Rocca di Papa, ha ospitato una serie di incontri tematici sulle figure storiche e scientifiche di Michele Stefano De Rossi e Guglielmo Marconi, che hanno dato lustro alla scienza del nostro Paese e di quello di Rocca di Papa.
Il primo, è stato un grande geofisico che si è distinto nel campo della sismologia: nato a Rocca di Papa il 30 ottobre 1834, morto, il 23 ottobre 1989, il secondo, inventore della radio, insignito e amato in tutto il mondo, nato a Bologna il 25 aprile 1837 è morto il 20 luglio 1937.
In occasione dell’apertura della nuova sala espositiva dedicata alle origini della sismologia strumentale, il Museo ha ospitato due giorni di eventi artistici e scientifici di grande rilievo a loro dedicati, aperti dall’Assessore alla Pianificazione del territorio e edilizia privata – Laboratorio Centro Storico del Comune di Rocca di Papa, l’Ing. Silvia Sciamplicotti, la quale, dopo aver portato il saluto ai convenuti da parte del Sindaco di Rocca di Papa, ha introdotto gli interventi dei partecipanti alla serata.
Il primo è stato quello del Dott. Pasquale De Santis, dell’Ufficio Presidenza dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il quale nel suo intervento, ha particolarmente apprezzato la sensibilità dimostrata dalle Autorità locali, verso la prevenzione e la riqualificazione delle molte eccellenze del luogo. Egli ha inoltre ha illustrato ai presenti, quanto sostenuto dagli uomini di scienza, fin dai primi del novecento, cioè che “dal sisma ci si può difendere”, attraverso la costruzione di edifici anti sismici e la messa in sicurezza di quelli che non lo sono, a partire dalle scuole, dagli ospedali e dagli edifici di pubblica utilità.
Per realizzare questo sarà opportuno, continua il Dott. De Santis, spendere poco oggi, per non soffrire immensamente domani, sia dal punto di vista economico, che in termini di vite umane.
Il secondo intervento, più tecnico, ma non meno interessante, è stato quello del Dott. Graziano Ferrari dirigente di ricerca dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il quale, con l’ausilio di foto storiche, ha ripercorso la vita e le opere di Michele Stefano De Rossi, dalla scala di misurazione dell’intensità dei terremoti (Rossi-Forel), antesignana della Mercalli, alla scoperta delle Catacombe di San Callisto del 1849, dalla realizzazione di uno strumento per mapparne l’interno, con i fratelli Brassart, al tromometro con padre Timoteo Bertelli del 1870, dalla fondazione del Bullettino del Vulcanismo Italiano, alla Direzione del Museo di Rocca di Papa, un percorso spesso ricco di retroscena e documenti inediti.
Anche questo intervento ricco di patos, come il primo, ha riscosso un grande successo di pubblico, che ha riservato ai due ospiti applausi scroscianti.
Il terzo intervento congiunto, ha visto le Associazioni ASA e Onda Telematica, rappresentate dai rispettivi Presidenti Marco Cutolo e Giuseppe Voci e dai loro collaboratori.
Nel corso dell’intervento, le due Associazioni, hanno salutato e ringraziato i presenti, introdotto il tema del volontariato che ne contraddistingue specificità, le attività e lo spirito, fino all’Accordo d’intesa per affiliazione che ha offerto loro notevoli opportunità di sviluppo.
Al termine dell’intervento le Associazioni ASA E Onda Telematica, hanno dichiarato di guardare il futuro con ottimismo, credendo fermamente nella possibilità di poter interloquire sempre più spesso, e con maggior efficacia, con le Istituzioni, per realizzare insieme progetti a favore della popolazione.
Anche il loro intervento, ricco di spunti di riflessione per i presenti, ha riscosso un notevole interesse di pubblico.
Per quanto riguarda l’attività specifica dei radioamatori di Onda Telematica durante la due giorni, essa ha, da una parte, ricordato il primo collegamento di Guglielmo Marconi avvenuto nel 1932, fra Rocca di Papa e Capo Figari in Sardegna, dall’altra, consentito di attivare l’omonima Rocca, censita con numero (Rm250), per il Diploma dei Castelli italiani, che ha “fruttato” più di 300 collegamenti.
Un plauso ai componenti della AOT, IW0HRF Federico, IW0HLX Cristiano, IZ0RUP Francesco r l’impegno profuso nella riuscita della manifestazione.
In entrambi i casi, i soci e simpatizzanti intervenuti, hanno dato ai visitatori, dimostrazioni pratiche di come si effettuino realmente i collegamenti sulle varie frequenze, attraverso semplici dimostrazioni ed efficaci spiegazioni.
Al di la del loro grado di conoscenza tecnica sulle comunicazioni radio, gli intervenuti, hanno compreso l’importanza della radio in caso di calamità, poiché la stessa è ancora l’unico mezzo di comunicazione attivabile velocemente e senza l’ausilio dell’energia elettrica di rete.
La splendida serata ha avuto la sua giusta conclusione con un buffet, che vista l’ora è risultato molto gradito, il tutto accompagnato da brani musicali eseguiti alla chitarra dal maestro Stefano Troia.
Un doveroso ringraziamento va a tutti gli operatori del Museo di Geofisica, i quali con la loro gentilezza e cordialità, unita ad una grande professionalità, hanno permesso la perfetta riuscita della manifestazione.
Nello specifico, un sentito grazie alla Sig.ra Gloria De Angelis, operatrice museale, che sempre con un bellissimo sorriso, ha saputo accogliere molte persone e gestire ogni loro esigenza.
Una calorosa stretta di mano va anche al Sig. Marco Gentilini e al Sig. Emanuele Calcagni, che fin dal mattino ci hanno aiutato in ogni aspetto legato alla logistica necessaria per l’allestimento della stazione.
Infine che dire, speriamo di aver fatto piacere a tutti i nostri amici radioamatori che nell’occasione hanno potuto contattarci, e sempre nello spirito del divertimento, hanno partecipato a questa bellissima manifestazione. Da buon ultimo, chiedo scusa a tutti loro, se nel nostro ultimo collegamento abbiamo fatto intervenire in radio tre bambine, che salutando il nostro buon IZ0HLY Renato, hanno così ricevuto il battesimo della radio!
Vi lascio nella speranza che questo accada sempre più spesso, perché ciò significa portare sempre nuova linfa nel nostro mondo.
IL PRESIDENTE NAZ.
GIUSEPPE VOCI I0TVL