{jathumbnail off}L’asteroide che potrebbe sfiorare la Terra è stato catalogato 2013TX68, in quanto è stato scoperto il 6 ottobre 2013 dall’osservatorio astronomico Catalina Sky Survey (Fig.a) quando transitò a circa 2 milioni di km dal nostro pianeta; poi fu perso di vista nello spazio.
E, dopo accurata ricerca, il Catalina lo ha nuovamente osservato di nuovo con un’orbita diretta verso la Terra. E, sebbene classificato un P.H.A. (Potential Hazardus Asteroid) della famiglia asteroidale Apollo, gli scienziati del Center for NEO Studios tranquillizzano l’opinione pubblica perchè l’orbita ravvicinata del corpo celeste non desterà nessun pericolo per l’umanità. Quindi il 5 marzo 2016 sarà la data per questo atteso evento astronomico. Tuttavia l’Asteroide potrà essere avvistato anche prima e dopo tale giorno. I dati orbitali di 2013TX68 rilevati dal Catalina riportano un diametro di circa 30 metri, una rotta molto incerta (Fig.b) per cui sarà difficile prevedere dove individuarlo e una stima del transito di 17.000 Km, davvero poco se si confrontano con la distanza Terra-Luna di circa 380.000 Km! Pertanto, tra meno di un mese, sarà possibile puntare i telescopi verso il cielo e accendere i ricevitori radio nel tentativo di ammirare questo corpo celeste che il 5 Marzo p.v. transiterà a poca distanza dal pianeta Terra. Sebbene non vi è nessuna possibilità di impatto sulla Terra durante il flyby (effetto fionda), gli scienziati del Center for NEO Studies (Near Earth Object) della NASA, presso il Jet Propulsion Laboratory di Pasadena-California, hanno determinato una possibilità estremamente remota che questo piccolo asteroide potrebbe impattare con il nostro pianeta il 28 settembre 2017, con la probabilità di 1 su 250milioni. A questo, va aggiunto che i flyby del 2046 e del 2097 hanno una probabilità ancora più bassa di impatto. Il direttore del C.N.E.O.S. della Nasa, Mr. Paul Chodas ha dichiarato: “Le possibilità di collisione su una delle tre future date del flyby sono troppo piccole per essere di qualsiasi preoccupazione reale. Mi aspetto eventuali osservazioni future per ridurre la probabilità ancora di più”. Poichè l’asteroide è stimato di circa 30 metri di diametro, l’asteroide che si frantumò alle ore 09,13 UTC il 15 Febbraio 2013 nell’atmosfera sopra Chelyabinsk (Russia) in confronto era di 20 metri di larghezza. Quindi, ne consegue che, se un asteroide delle dimensioni di 2013TX68 dovesse entrare nell’atmosfera terrestre, probabilmente produrrebbe una raffica d’aria di circa due volte l’energia di quella a Chelyabinsk.
Cieli sereni
ik0eln Giovanni Lorusso