Onda Telematica Associazione Nazionale
{jathumbnail off}Carissimi lettori, soci e simpatizzanti,
i più attenti fra voi si saranno accorti che da qualche tempo, abbiamo un po’ perso lo spirito fondativo del tempo in cui tutti facevamo attività radio, mentre ora siamo pochissimi a mantenere vivi i ponti e le dirette; pensate che sia solo colpa di Internet?
Non credo, perché abbiamo anche Echolink ma chi non parla in radio, continua a non usare nemmeno Echolink o svxd.. quando si rompeva un ripetitore, non dico che si andava a piedi a ripararlo, ma quasi!
Quanta acqua e quanto freddo si sono presi coloro che ci sono andati; la loro macchina conosceva talmente bene la strada che avrei potuto guidarla anch’io, mentre ora, un po’ gli impegni veri, un po’ quelli farlocchi, le cose stanno li a decantare in attesa che si riparino da se.
Osservate l’ R10Wide, fiore all’occhiello di AOT; se non fosse stato per la “toppa” tecnica messa qualche mese fa, probabilmente saremmo rimasti ancora senza ripetitore; anni fa, questo non sarebbe mai potuto succedere.
Che dire poi dell’ R1 Alfa che necessita di una bella cura ricostituente per essere annoverato nuovamente fra i ripetitori utili alla collettività come debbono necessariamente essere quelli di AOT?
Tutto questo, intendiamoci, senza un filo di polemica, ma quando le cose non si fanno o non si riescono a fare, “fa male” ed io non ho potuto accettarlo.
Vedete miei cari lettori, le polemiche ormai non mi possono dare più alcun fastidio, esse mi attraversano come fa il traffico in un autostrada.
Questo discorso mi è servito solo per farvi capire lo stato delle cose ed il perché io sia giunto a prendere la decisione estrema di dimettermi dalla carica affidatami.
Da un po’ di tempo è diventato tutto “difficile”, anche a causa dei veti incrociati.
E’ vero che alla fine della fiera le cose si sono comunque fatte, in ritardo e con uno sforzo, cento volte superiore a quello necessario, in realtà vi assicuro che saremmo stati capaci a farle prima, meglio e con minore sforzo di tutti.
Ripicche personali e giochetti da asilo sono stati gli argomenti che ho purtroppo dovuto smazzare in questo ultimo periodo ed allora credetemi, ho avuto due sole strade davanti a me:
fare finta di niente e continuare, ma avrei preso in giro i soci, o dimettermi, ed è stato quello che ho fatto.
Ho deciso di concludere questa mia esperienza di Presidente a malincuore, perché ho capito, in tutta sincerità, che non ci sarebbero state più le condizioni per lavorare come facevamo quando è stata fondata AOT, ma i tempi son cambiati, abbiamo tutti quattro anni in più e cosa più importante, indietro non si può più tornare; ne ho preso atto e molto semplicemente mi sono dimesso!
Il 14 febbraio 2016 infine, nel corso della riunione telematica del Consiglio Direttivo Nazionale, ho anticipato ai Consiglieri presenti la decisione presa, dopo di che le ho redatte e fatte pervenire al Segretario per l’archiviazione.
Nello stesso consesso e con motivazioni molto simili, anche il Consigliere Renato de Stefanis, ha presentato le proprie dimissioni dalla carica di Consigliere facendo pervenire tale comunicazione certificata alla Segreteria.
Ora ci attendiamo che i soci volenterosi si facciano vedere perchè ora ci sarà veramente la possibilità di riprendere in mano la grande AOT.
Giuseppe Voci
