{jathumbnail off}Sta per arrivare. Fra qualche giorno passerà al perielio. Teniamoci pronti per ammirare il suo show, se riuscirà a superare indenne dalla minima distanza di 1,5 milioni di Km dalla fotosfera del Sole! Speriamo che anche la ISON ci riporti alle spettacolari osservazioni della cometa del XX secolo, l’indimenticabile HALE-BOPP, regalandoci uno spettacolo veramente suggestivo.
Ed ecco che, il grande entusiasmo iniziale, adesso è diventato eccessiva titubanza. La ISON si farà vedere?
Beh, non disperiamo. Sicuramente si farà ammirare in tutta la sua bellezza. Ed, in questo clima di contraddizioni, non ci resta che tenerla d’occhio mentre orbita intorno al Sole; nella speranza che la nostra stella, con la sua grande forza mareale non la distrugga trasformandola al medesimo modo come quel famoso “treno spaziale” di frammenti cometari, formatosi nei pressi del sistema Gioviano nel 1994. Giove, in virtù della sua massa elevata ha una vasta sfera di influenza gravitazionale e riesce a catturare con una certa frequenza comete provienenti dalla nube di Oort, come la cometa Shoemaker-Levy 9 distrutta poi dalla stessa notevole forza mareale del pianeta gigante. Questo potrebbe accadere, appunto, al medesimo modo il 28 di questo mese alla ISON nelle vicinanze del Sole.
Auspichiamo anche che, nei giorni decisivi, la meteorologia si schieri dalla nostra parte e ci regali una finestra di tempo stabile, infatti in questo mese le nottate osservative favorevoli sono state poche.
IZ6UQL Ivano Puca
CISAR Majella