Ci siamo, dopo qualche mese di prove, verifiche di stabilità, sperimentazione dei moduli e arrabbiature varie, il Team radio della nostra associazione è riuscito a installare e configurare un server dedicato completamente a svxlink, e a creare la propria rete interna denominata 10Net. Per quanti non sapessero di cosa parliamo o ne avessero un idea molto vaga, possiamo sintetizzare che esso è un software che permette di codificare e instradare via internet uno streaming audio analogico ricevuto da un apparato radio. Perché lo stiamo utilizzando? Per creare una rete in grado di mantenere connessi alcuni ponti radio posti in località diverse, con una qualità audio veramente sorprendente. Non è una novità, badate bene, tant’è che il CISAR lo ha messo in piedi già da tempo per ottimizzare il suo Link Nazionale e realizzare reti regionali. Cogliamo l’occasione di questo articolo, per ringraziare Marco IW0RED e Federico IUOAAC per il prezioso aiuto che ci hanno fornito. La vera novità sta nell’aver scelto di compiere questo passo in un momento in cui il digitale sembra aver raggiunto ottimi risultati anche grazie all’ausilio del multi protocollo. La nostra sensazione e che ci sia nell’aria anche una grande nostalgia del semplice clicca e parla che solo il buon vecchio analogico può offrire. Allora perché non riproporlo in una versione più moderna e al passo coi tempi? Sono Innegabili i vantaggi che stiamo ottenendo rispetto al ‘vecchio’ collegamento analogico/analogico: drastica riduzione del rumore, migliore intellegibilità del parlato, mantenimento della tonalità della voce, semplicità dei collegamenti anche a lunga distanza. Hardware necessario? poco più di quello attualmente già impiegato per l’analogico. Un’altra giusta domanda potrebbe essere: Cos’ha di meglio rispetto al digitale ed all’echolink? Beh, rispetto al digitale DMR, DStar, c4fm ecc., svxlink possiede un codec molto meno stressato, perché non deve ne trasmettere ne decodificare pacchetti in più rispetto a quelli dello streaming audio puro. Infatti non deve trasmettere informazioni su TG, stanze, password, nominativi ecc.., quindi la fluidità, la chiarezza e il mantenimento della tonalità originale dell’audio, ne trae enormi benefici. Rispetto all’echolink, sicuramente il ridimensionamento nel numero delle tratte e dei siti da contattare prima che il segnale arrivi alle nostre orecchie. Essendo inoltre la regolazione dei livelli audio molto sensibile, e demandata ad ogni utilizzatore, a volte si crea una sorta di cacofonia piuttosto che di intelligibilità del segnale ricevuto. Il nostro sistema invece, viaggiando in gran parte su rete interna, ha pochi passaggi tra ponti e server, non soffre quindi di latenze, di conseguenza, entrare in un QSO, è facile quasi come se avvenisse in analogico diretto. Oltretutto il pre-allineamento dei segnali audio tra ponti e server viene configurato dai responsabili del sistema, e conferisce un maggiore equilibrio fra i livelli di volume dei ripetitori o dei link connessi in rete. Ultimo, ma non per importanza, questo sistema, nello spirito radioamatoriale che contraddistingue la nostra Associazione, è aperto a chiunque abbia un ponte e la voglia di entrare nella rete, creando così una sorta di canale simil-analogico completamente open. Inoltre il nostro Team, sta studiando e sviluppando un Hot-spot personale, così come avviene per i modi digitali, che permetterà, avendo una rete internet disponibile, di collegarsi al sistema da qualsiasi parte del mondo con una qualità imbattibile. Un progetto di Hot-spot Sarà messo a disposizione quanto prima sul sito web dell’Associazione. Vorrei trarre Una piccola morale che scaturisce nell’usare questo sistema: È forse giunta l’ora che i radioamatori si uniscano di nuovo a parlare in QSO, magari anche affollati, ma sicuramente più ricchi di umanità e con più divertimento.
La dashboard del sistema è visibile a questo link: QUA
Per chiunque voglia contattare il Team radio può farlo al seguente indirizzo mail: info@ondatelematica.it
Il Team Radio A.O.T.