{jathumbnail off}Ricordo, come se fosse ora, che il giorno dell’inaugurazione della Sede Periferica di Latina, conobbi un radioamatore di Sezze, Antonio i0abu, il quale mi raccontò la sua esperienza di quando, appena dodicenne, scoprì la radio e ne rimase affascinato.
Successivamente seppi che studiò l’elettromagnetismo, la propagazione, l’elettronica, la fisica delle antenne e scoprì quella “particolare umanità” che generalmente contraddistingue i Radioamatori e diviene forza dirompente quando c’è bisogno di aiutare persone in difficoltà.
Ricordo ancora, durante l’inaugurazione della Sede Periferica di Latina, aggiunse che il Radioamatore è anche uno sperimentatore, uno che, osservando le cose che lo circondano, cerca di scoprirne il significato ed io condivisi profondamente questo suo pensiero.
Per dare un senso vero a queste affermazioni, i0abu disse che a Sezze non c’era moltissimo da vedere, ma neanche poco; l’importante era saper valorizzare ciò che il territorio offriva:
“Siamo in collina”, mi disse;
“godiamo di un bel panorama verso il mare, il monte Semprevisa è a due passi ed abbiamo anche monumenti di epoca romana”; insomma, gli ingredienti per venire a Sezze, ci sono tutti.
Molti però non sanno che da queste parti, c’è anche un monumento moderno di grande rilevanza che può attrarre l’attenzione su di se.
Si tratta della Croce dell’Anfiteatro, imponente struttura visibile ad occhio nudo da buona parte della provincia, eretta nel 1956 in occasione della Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo, donata a Sezze dalle Acciaierie di Terni e alta 54 metri.
La Croce è un monumento importante, moderno, ma quale attinenza ha con i Radioamatori?
“oltre ad essere un simbolo importantissimo che mi riporta all’infanzia”, dice Antonio, “essa è anche un’antenna”; “un traliccio, una struttura di quel genere, può risuonare sulle onde corte, essere accordata e addirittura trasmettere; potrebbe metterci in contatto con altri Radioamatori, con i quali potremmo addirittura condividere idee e conoscenze, e divenire essa stessa, motivo d’interesse verso questo territorio”.
E’ già da un po’ di tempo che ci sta pensando, confessa Antonio, raggiante d’entusiasmo come un ragazzo alla festa di laurea; su quali frequenze potrebbe risuonare?
Che metodo di adattamento di impedenza sarebbe meglio utilizzare?
Quale potrebbe essere il sistema migliore per la sua messa a terra?
Come potrebbe comportarsi il braccio orizzontale?
Ed ecco che parte la sua fantasia e con essa la ricerca della soluzione.
Sul suo tavolo, ci sono già diverse bozze, ma Antonio, seguendo il vero spirito del Radioamatore sperimentatore, non tiene tutto per sé, ma vuole condividere questa fantastica esperienza insieme ad altri appassionati sperimentatori come lui, fino all’esecuzione della vera e propria attivazione prevista per il 29 marzo 2013 (venerdì Santo).
Il progetto continua con articoli e scambio di opinioni tecniche, fino al mattino del 16 marzo 2013, quando puntualissimi si ritrovano all’appuntamento per il primo grande test:
Antonio I0ABU
Maurizio IZ0PAP
Roberto IZ0RIM
Giorgio IZONNL
Stefano I0UVN
Roberto IZ0IWV
Cristian IZ0JAC
armati di ogni attrezzatura possibile ed immaginabile, ma soprattutto di quella che loro stessi definiscono “passionaccia” che li accomuna, già dal giorno in cui Antonio lanciò il progetto.
Inizia il “blitz” con Giorgio che si arrampica, assistito a terra da Roberto, Stefano e Maurizio.
Mentre insieme studiano il migliore setup, ricordano le ipotesi formulate a tavolino; completano i collegamenti, allacciano tiranti e isolatori e si dedicano alla messa a punto dell’impianto.
Soddisfatti dei parametri strumentali, collegano lo Yaesu FT897 e tentano di effettuare qualche collegamento.
Nonostante un contest in atto, i nostri amici sperimentatori ricevono immediatamente lusinghieri rapporti di segnale dal Piemonte, dalla Francia e soprattutto da Pietro it9dki, con il quale effettuano ulteriori prove per la riduzione della potenza di trasmissione, fino a 10 watt, sulla frequenza 7,080 Mhz, sempre con ottimi risultati.
Anch’io riesco a collegarli, e ne sono felicissimo perchè, pur non essendo sul posto, posso lo stesso constatare con mano che l’impegno e l’abnegazione, fanno di un progetto difficile, un progetto realizzato.
Indipendentemente dall’aspetto tecnico che pure mi interessa moltissimo, ritengo l’idea di attivare la Croce dell’Anfiteatro di Sezze il venerdì Santo, un evento di grande saggezza e di rispetto religioso degni di nota; un vero grande messaggio di pace, in cui i radioamatori utilizzano la struttura della Croce, simbolo della morte e resurrezione di Cristo, per lanciare al mondo, attraverso le onde radio, un messaggio di pace rivolto ai popoli della terra, così come fece Guglielmo Marconi quando regalò al Papa il primo trasmettitore che gli consentì, per la prima volta, di parlare contemporaneamente in tutti gli angoli della Terra.
E’ chiaro che nè Onda Telematica, nè Antonio i0abu, hanno l’ardire di mettere a confronto i due eventi, ma solo il desiderio di lanciare, attraverso le onde radio, il loro piccolo seme di speranza e di fratellanza fra i popoli in occasione della Santa Pasqua.
Il nostro non è che un esperimento tecnico ben riuscito, ma il suo senso interiore va ben oltre l’acciaio, i connettori, le prove e lo sforzo fisico profuso dai partecipanti, esso è rivolto al mondo che soffre, a quel mondo che attende giustizia e che prega il Signore ogni giorno con amore e la speranza in un mondo migliore.
Nel ringraziare le Autorità di Sezze che, con la loro lungimiranza hanno colto il senso profondo del nostro operare, l’ideatore del progetto Antonio i0abu, e tutti coloro che con lui hanno partecipato alla sua realizzazione, certo di cogliere l’unanime sentire, mi permetto di offrire questo gesto d’amore al Signore, affinchè lo custodisca per sempre fra i gesti e le parole che gli saranno più care.
Il Presidente Nazionale
Giuseppe Voci I0TVL